Dicono di lui
[…] un’affascinante sintesi della poetica pasoliniana, ricca di esperienze stilistiche diverse e di tensioni,tale da ricalcare la necessità, fortemente sentita dal compositore stesso, di srivere un brano che, pur nella sua eventuale complessità, esprimesse l’immediatezza del modello comunicativo pasoliniano […] [Mara Lacchè – Amadeus On Line]
“[…] un insieme di atmosfere psichedeliche e del progressive degli anni ’70 e di memorie dell’elettronica storica“
Elisabetta Torselli, “Un surrealista molto contemporaneo” – Il Giornale della Musica – 2010
“[…] senza cedere al facile effetto e senza indulgere ai narcisismi autoreferenziali di molta musica elettronica, Caselli narra il percorso con forza descrittiva sorprendente […] brani come “Terza Classe” spalancano abissi di angoscia sulle orme di certe pagine di Dallapiccola” – Valeria Ronzani, Il Corriere fiorentino (inserto regionale de Il Corriere della Sera), 11 settembre 2011
Su Pupille: in “Pupille” Caselli riafferma la propria cifra stilistica, il suo intendere il medium elettronico lontano da certe rigidità linguistiche spesso respingenti e la propria onnivora curiosità di autore performer. Una voglia di raccontare, tirando quasi per la manica lo spettatore, senza mai indulgere a piaggerie ruffiane, che ne fanno un ingegno indipendente e anomalo nel panorama spesso ingessato dei nostri compositori contemporanei. Valeria Ronzani – Amadeus Online [riguardo a Pupille] “Il binomio di musica e immagini ci conduce in un viaggio ai confini della mente: per celebrarla la musica si fa liturgica, rituale. Il pensiero è dunque sacro, e l’osservazione meditativa scopre il logos che sottende a ogni fenomeno anche al più banale, il più quotidiano, e ci spinge a trovare in esso un significato profondo. Oltre quei confini, ci attende una gaia incoscienza, preludio al caos che si manifesta con tutti i suoi assordanti rumori, ma il ritmo e la memoria iniziano ad agire anche in esso per ricostruire un ordine razionale.” Vera Giagoni – Osservatrice di SPAM Lo spettacolo di Caselli ha avuto successo con lo SPAM pieno di giovani. Il video con musica di Gianmarco è risultato di impatto, ardito, audace e coraggioso. Francesco Cipriano – Presidente CLUSTER Very underground! Un piacevole tuffo in un passato molto recente! Esperienza che deve essere ripetuta Elio Lutri, artista Gente, fate un regalo al vostro cervello andate a vedere l’ultimo lavoro di Gianmarco Caselli […]” Sara Nomellini – attrice |
“[…] la musica di Caselli […] non esaurendosi in una sperimentazione fine a se stessa, autoreferenziale, e se vogliamo, superata, cerca invece accordi e punti di contatto tra il presente e il passato, creando futuro.” Chiara Gasperini – disegnostorie.it
“Gianmarco Caselli non si pone limiti, articolando la contemporaneità con l’elettronica attraverso stili e tecniche diverse fra loro. Passando dall’ alternativo al convenzionale, si crea una perfetta colonna sonora” Teresa Conforti per Ground Zero, Dietro le quinte tv, 31.12.11
“Caselli rappresenta la voce della freschezza, che con una scrittura avulsa da inutili virtuosismi e tecniche estreme,
sa fondere magistralmente sonorità classiche con quelle del finire del secolo scorso in una visione di genuina semplicità” Duo Novecembalo settembre 2012
Il Signore dei giochi è un lavoro di impatto fortemente contemporaneo, sia sotto l’aspetto visivo che musicale; opera estranea ai diffusi cliché compositivi esprime appieno e senza retorica l’assoluta individualità estetica di Gianmarco Caselli.” – New Made Ensamble, ottobre 2011
“L’atmosfera di questa composizione è permeata da una vena di tristezza in cui la nostalgia e il ricordo del paese natio viene spesso interrotta bruscamente da momenti di intensa drammaticità ed espressività.” Giovanni Passalia(pianista), in riferimento al brano Sacco e Vanzetti di Caselli, su www.4rum.it, 16.03.12
“Squilli di cellulare, passi, vociare di persone vengono aspirati e poi insufflati dal mantice della fisarmonica, dando vita a un sound incredibilmente sfaccettato di “armoniche disarmonie” Fabrizio Gambolati sul Duo Symbiosis, Il Monferrato 2010.
[…] le sue composizioni per piano solo potrebbero definirsi minimaliste, mentre la musica elettronica […] si sviluppa sul duplice binario di suoni reali rielaborati e di suoni virtuali creati secondo una sequenza numerica inventata dall’autore, vero mondo parallelo inesistente in natura” Valeria Ronzani, Il Corriere fiorentino (inserto regionale de Il Corriere della Sera), 2010
Gianmarco Caselli, dà voce a questa straordinaria installazione con una colonna sonora eclettica e certamente inattesa. – Silvia Cosentino, www.4rum.it su Ground Zero 2001-2011 – 27.12.11
“Luce chimica: […] un brano minimalista, suggestivo, una sorta di colonna sonora del disfacimento
di una mente allucinata e illuminata.” Il Corriere del Teatro 2010
“[Lungo la scia di un’elica:] Un concept album che parte dalla storia dei migranti, ma che brilla di luce propria attraverso suoni catturati dalla realtà, suoni di sintesi diretta e armonie in continua sperimentazione […]” Teresa Conforti – Dietro le Quinte – ottobre 2011
“Finalmente un compositore che scrive soltanto musica, senza aggettivi. E finalmente qualcuno che ha le idee chiare su quale sia la differenza fra musica e suono” Aldo Simeone, Pisainforma 2011
“[…] un forte richiamo al disagio sociale ed alle visionarietà degli anni ’70-’80 […]” Rossella Spinosa, D’Ars, marzo 2010
“Il Presidente della Provincia di Lucca si dice entusiasta di ospitare un artista che si sta affacciando a colpi di genio sul panorama internazionale e sottolinea il richiamo operato da Caselli ai più classici timbri pucciniani.” Il Nuovo Corriere di Lucca